giovedì 15 agosto 2013

the road to Mandalay

Qualche notizia dal nord del Paese. Abbandonati i mercati cinesi di Yangon per raggiungere Mandalay, ultima capitale del Regno prima del "British Rule", sede del Palazzo Reale e città decisamente più rurale rispetto alla sua controparte meridionale.
 
Sto facendo un po' il turista: giro di qua e di là, senza una meta precisa, camminando per ore alla perduta, e vedere dove mi porta il reticolo di strade. Un paio di volte sono stato sorpreso dalla pioggia, che da queste parti sembra sia abbastanza rara, anche nel periodo monsonico:


Ogni tanto invece si incappa in scene del genere: il gioco è una specie di pallavolo, ma si gioca con i piedi. La palla è fatta di vimini ed è MOLTO dura. L'ho presa di testa, l'altro giorno, e fa veramente male. I ragazzi di qua ci giocano scalzi, ovviamente, e sono pure decisamente bravi.


Dietro il campo si intravede una pagoda, dovrebbe essere (se ho capito bene) la Kuthodaw Pagoda, nota anche come "Il libro più grande del mondo", contenente tutto il canone buddhista in poco fruibili stele. Risparmio le foto, anche perché non riuscirebbero a rendere il colpo d'occhio su tutte le varie edicolette.

Il motivo per cui sono venuto qua, turismo a parte, è il Taungbyone festival, che inizia domani. Ho già fatto un giro di perlustrazione, e non c'erano per niente stranieri. Tutti i bambini volevano che facessi loro delle foto:



Da notare le facce serissime dei ragazzi, sfoggiate esclusivamente per la foto. Le bambine, un po' più "sciolte", si stanno bevendo una granita al super-colorante che con il caldo che fa da queste parti è decisamente popolare.

Magari nei prossimi giorni carico qualche foto del festival e anche dei dintorni campagnoli, che oggi sono andato girando.

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